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Kocjubynskyj, Michajlo.

Scrittore russo. Entrato, intorno al 1892, al servizio dello Stato, dopo breve tempo la malferma salute lo costrinse a rifugiarsi in un impiego tranquillo: divenne funzionario al reparto di statistica del Consiglio provinciale di Cernyhiv. Fece lunghi soggiorni in Bessarabia, nei Carpazi e, in cerca di guarigione, in Crimea e in Italia, dove incontrò Gorkij, suo vecchio amico. Incominciò a scrivere verso il 1890, prima sotto l'influsso della scuola realistica ucraina, poi l'incontro con i naturalisti francesi gli fece trovare la sua vera strada: l'Impressionismo. Scrisse racconti e novelle, alcuni dei quali sono fra le opere più pregiate della letteratura ucraina. Fra le opere migliori: Le ombre degli avi dimenticati; Fata Morgana (Vynnyca 1864 - Cernyhiv 1913).